Paul Klee al Bauhaus


Paul Klee nacque il 18 Dicembre 1879 a Munchenbuchsee, presso Berna.
Il padre, Hans Klee, era un musicista tedesco ed era originario della Bassa Franconia, la madre, Ida Marie Frich, era invece una cantante.
Nel 1880 la famiglia di Klee si trasferì a Berna e sotto la guida della nonna l'artista dimostrò una precoce predisposizione al disegno, portandolo, dopo aver ottenuto la maturità classica, a frequentare a Monaco la scuola di pittura di Heinrich Knirr. A Monaco assistette alla nascita e all'affermarsi dell' Art Nouveau, rimanendo particolarmente influenzato dalla rivista artistica "Simplizissimus", giudicata da Paul come la rivista più bella del mondo. Sempre in questo periodo conobbe e si appassionò all'arte di Eckmann ed Obrist, ignorando le opere di Monet, Pissarro, Van Gogh, Cézanne, Gaugin.
Fra il 1900 e il 1901 Klee aprì uno studio in proprio e nell'Ottobre del 1900 venne ammesso all'Accademia di Monaco dove, fino al Marzo 1901, seguì il corso di Franz Von Stuck
Contemporaneamente Klee frequentò, sempre a Monaco, corsi di anatomia e di storia dell'arte; si esercitò nella tecnica dell'incisione, tentando anche la via della scultura; la sua prima incisione fu realizzata nel 1901 e prese il nome di "Abenteuerlicher Fisch".
Quando lasciò Monaco per recarsi in vacanza sul lago di Thun, Klee si fidanzò segretamente con Lily Stumpf.
Nel frattempo in campo pittorico si cominciarono a percepire alcuni mutamenti nel suo stile, cercando di dare plasticità e forma alle sue aspirazioni poetiche.
Dal 1901 al 1902, insieme con lo scultore svizzero Hermann Haller, Klee fece un viaggio in Italia, visitando Milano, Genova, Roma, Napoli, Livorno e Pisa.
Questo suo viaggio in Italia gli permise di venire a contatto con una tradizione e un patrimonio artistico di immenso valore: le opere di Raffaello, Leonardo e Botticelli.
Ritornato a Berna si dedicò soprattutto al disegno e alla tempera.
Accanto a tutti questi interessi Klee affiancò anche la passione per la musica , divenendo così un membro dell'orchestra di Berna.
Nel 1902 partecipò ad una mostra con una quindicina di acqueforti per la maggior parte di zinco.
Dopo la visita militare nel 1903, Klee crea le "Invenzioni": una serie di undici incisioni che successivamente ebbero una risonanza internazionale e tra le quali spiccano "Jeune Fille sur Moins Arbre" e "Rencontre de deux Hommes quise czoient moins haut Placés l'unque l'altre"; queste opere sono vicine allo stile di Blake, ma si discostano per lo sfondo humoristico del tutto particolare.
Nel 1904 Klee visitò il "Cabinet des Estampes" di Monaco, dove ebbe modo di ammirare le opere di Goya ( "I Disastri della Guerra") e quelli di Félicien Rops.
Nel 1905 Klee si recò a Parigi dove visitò il Louvre e frequentò le sale da concerto; tra gli artisti lo colpirono, in special modo, i classici come Leonardo, Chardin e Goya.
Intanto il 15 Settembre dello stesso anno si sposa con Lily Stumpf. Sempre in questo anno adotta la tecnica dell'acquatinta.
Con la nascita del figlio Felix Paul, Klee fu costretto a mantenere la propria famiglia, impartendo lezioni di musica realizzando miniature e decorazioni.
Trasferitosi a Monaco, con la sua famiglia, Klee assistette a due esposizioni in onore di Van Gogh e questo lo influenzò molto: infatti il suo dipinto "Testa di Giovane uomo con la barba" risente in maniera evidente dell'influsso di Van Gogh.
All'età di trentuno anni riscoprì il gusto del piccolo, dello studio dell'interno delle cose: infatti sono di questo periodo i suoi studi sui processi morfogenetici in formazione e sui meccanismi embrionali.
Nell'autunno del 1911 entrò a far parte di un gruppo di artisti che comprendeva Mache, Marc, Kandinskij ed altri.
Ben presto la sua attenzione artistica passò da Goya a El Greco di cui apprezzò la pittura un pò caricaturale.
I suoi soggetti non hanno più l'identità precise di soggetti, am sono ridotti a semplici contorni, a puri profili; il tratto sottolinea più che il loro aspetto, la loro psicologia e con questa tipologia di pittura realizzò le illustrazioni di un libro di Voltaire:" (...) c'è nel Candide un elemento superiore che mi seduce completamente: l'estrema precisione e il rigore spartano eppure prezioso della lingua adoperata da Voltaire"
In seguito Klee studiò gli effetti della luce che si creano sui contorni (già studiati dagli Impressionisti), creando opere in bianco e nero o in policromia.
Due anni prima della guerra Klee visitò, per la prima volta, in Francia le gallerie d'arte moderna Barbazanges, Durana-Ruel Bernheisme, Kamnweiler e qui osservò in modo attento la produzione artistica di Guys oltre naturalmente le tele di Braque e Picasso. Nello stesso periodo conobbe e frequentò gli atiliers de Le Fauconnier e di Delaunay. Quest'ultimo lo influenzerà nelle sue opere come "Astratto, Cerchi colorati".
Dal 1911 Klee ricorse sempre più frequentemente all'uso, nella pittura, di contrasti, cambiando cromaticamente l'ordine quantitativo e qualitativo del colore.
L'intento di Klee risulta evidente anche dagli scritti che egli compose in questi anni: "L'elemento temporale deve essere eliminato" e contemporaneamente si rammarica di non riuscire ad esprimere "le deboli nebbie prima che oscurino l'astro. Difficile da dipingere, il momento è così fuggitivo". Così nel 1913, deciso a rappresentare la fugacità atmosferica, dipinse l'acquarello "Dans la Carrière, pluie menacant un petit-paysage".
Il 6 Aprile del 1914 Klee partì alla volta di Tunisi; in questo viaggio l'Africa gli apparve attraverso una nuova concezione della luce, del colore e dell'impianto spaziale architettonico.
Infatti l'opera "Hammamet et la Mosquée" si rivela un vero e proprio documento del suo viaggio africano; infatti in quest'opera ritroviamo certi aspetti "cubisti" nel villaggi indigeni e nel colore .
Intanto scoppiò la prima guerra mondiale e Klee, dispensato dal servizio militare, riuscì a dedicarsi completamente alla sperimentazione di nuove tecniche cromatiche e di nuovi soggetti; infatti in questi anni la sua pittura, soprattutto ad acquarello, si ispirò agli ideogrammi cinesi, grazie anche ad un avvicinamento dello stesso Klee alla letteratura Cinese.
Nell'inverno del 1921 Klee iniziò l'attività didattica al Bauhaus; uno dei periodi più proficui e fecondi della sua corriera artistica.
Si dedicò anche alla realizzazione di dipinti ispirati all'opera e il circo con tutto il loro corollario di accessori e decorazioni, come in "Der wilde mann" e dell'anno successivo "Theatre Magique".
In questo periodo abbandonò anche i suoi lavori grafici e si avvicinò alla natura, diventando un visitatore assiduo dello zoo di Dessau e dell'orto botanico di Worlitz.
Nel 1923 uscì la sua raccolta intitolata "Studio della natura e delle sue voci".

Klee al Bauhaus
La chiamata allo Staatliches Bauhaus di Weimar nel 1920 mutò le circostanze della vita di Klee.
Al Bauhaus incontrò una serie di artisti di indirizzo completamente diverso dal suo. I pittori della "scuola" conoscevano già Klee e la sua arte e tutti sostenevano le tendenze della pittura moderna, evidenziatesi a Berlino nella galleria "Der Sturm".
Nel Gennaio 1921 Klee assunse la cattedra a Weimar e in Aprile, dopo un periodo di pratica della durata di tre mesi, iniziò le lezioni di teoria, tenendo un corso intitolato "Teoria della forma e della figurazione".
Nel 1925 Klee, in un discorso tenutasi a Jena in occasione di una mostra, espresse la propria totale adesione agli ideali del Bauhaus e di Gropius, definendo l'artista come un essere il cui compito non fosse più quello di rappresentare i fenomeni naturali così come si presentano, ma piuttosto di risalire sino all'origine dei fenomeni stessi per reinventarli e renderli visibili:
"Permettetemi di usare un'immagine. L'immagine dell'albero.
L'artista si occupa di questo mondo complesso e in qualche modo vi si è orientato (...), abbastanza bene. Così gli è diventato possibile ordinare la serie dei fenomeni delle esperienze (...). Questa sua conoscenza delle cose della natura e della vita, vorrei paragonarla alle radici dell'albero.
Dalle radici affluisce nell'artista la linfa, che attraversa lui e i suoi occhi. In tal modo egli adempie alla funzione del tronco. Premuto e commosso dalla potenza del flusso della linfa, egli lo dirige nell'opera  secondo la sua visione (...). Nessuno si sognerà di pretendere che l'albero formi il suo fogliame sul modello delle sue radici.
E' facile capire che non può esservi un'ugual corrispondenza tra la parte inferiore e quella superiore: funzioni diverse, che si esercitano in due campi distinti, devono per forza provocare forme diverse".
Dal 1926 insegnò a Dessau, ma i rapporti con i suoi colleghi non furono dei migliori e questo lo portò ad abbandonare Dessau e a trasferirsi a Dusseldorlf.
Klee caratterizzò il suo insegnamento al Bauhaus come un rapporto con gli strumenti formali, tentando di trovare l'origine di ogni forma nella natura, male sue vedute rimasero sempre alquanto soggettive.
L'attività di docente al Bauhaus modificò l'arte di Klee; infatti le sue opere del periodo di Weimar presero in tensione e anche in pesantezza, senza però compromettere la sostanza artistica.
Klee, sempre in cerca delle leggi della natura e dell'arte, operò scoperte nell'una e nell'altra dimensione.
Dall'osservazione della natura Klee creò versioni stilizzate di uomini ed animali, di costellazioni celesti ed architetture tra le più diverse. Secondo il pensiero di Klee, infatti, nella natura si trova ogni cosa, ma l'arte diviene possibile solo grazie al compendio dell'elemento naturale nella sua visione molteplice.
Nelle opere degli anni venti Klee, influenzato dalla pittura di Kandiskij, tende verso un'immagine della spiritualità e dell' astrazione molto diverso da quelle del suo collega.
La sua attenzione tende più verso l'idea di nascondere più la persona dell'artista dietro l'opera d'arte: ecco che in queste sue opere non comparve la "grafia" dell'artista.
Tutte le opere di questo periodo misero in rilievo la sua visione serena della realtà; tuttavia accanto a questa tendenza in alcune opere venne messa in rilievo la visione tragica.
Klee inoltre utilizzò anche elementi geometriche e l'articolazione delle superficie avviene per mezzo di reticoli e di bande per conferire evidenzia intuitiva allo spazio, uno spazio dato dal movimento di colori e di forme.
Il suo criterio estetico non deriva dall'oggetto, ma dalla sensazione che provoca la sua deformazione. Rispettando l'anatomia che egli ha studiato in modo particolareggiato, l'evocazione della forma non può che derivare dalla poesia.

Klee: alcune opere.
Separazione di Sera. Lavoro del 1922 dal titolo originale "Scheipung Abends".
Per la realizzazione di quest'opera Klee si ispirò ai nastri colorati di Johannes Itten.
In questa opera, come in "Luogo Colpito", l'artista crea il tutto con strisce di colore aggiungendovi delle frecce, che rimasero una caratteristica fondamentale delle sue opere.
In Separazioni di Sera le strisce colorate orizzontali cambiano gradualmente di colore, da un marrone intenso sul bordo inferiore si passa all'ocra ed inoltre si avvicinano verticalmente e sono divise dalla striscia centrale.
Il titolo di questo acquarello, completamente astratto, si lascia associare al tramonto.
L'orizzonte è ancora riconoscibile, il cielo si è appena colorata di viola, solo una sottile striscia di luce illumina la terra per presto dissolversi.
L'opera si trova attualmente collezionata a Berna nella raccolta di Felix Klee.
Pesce Rosso. E' un'opera eseguita da Klee nel 1925 con tecnica ad acquarello su carta e su cartoncino.
Il Pesce Rosso, dal corpo decorato, con piccole pinne ed immerso nell'acqua di un blu intenso, si pone in netto contrasto con l'opera "fredda" dal titolo: "Monsieur Perlenschwein".
In quest'opera il pesce è circondato da piante e il rosso dei pesci si uniscono diventando viola.
Questa è una tra le opere di Klee che hanno reso famoso Klee, lasciando ampio spazio alle più svariate interpretazioni: "Con la calma di un Dio distribuisce il blu (...) il pesce rosso è (...) una meraviglia per grandezza e bellezza.
Tutto viene a lui sottomesso, tutto è lì per lui (...) una parabola del mondo nel quale Klee si include con la sua pittura e la sua poesia", oppure "Fermo in un'immobilità transitoria carica di energia, questo pesce meraviglioso illumina, splendendo il mondo crepuscolare blu scuro nel quale si rifugiano i pesciolini rossi".
Dio della foresta nordica. Il vero titolo è Dergott des Nordlichen Waudes e l'opera è stata eseguita intorno al 1922 su cartoncino dalle dimensioni: 53,5x41,4 cm.
In questa sua opera Klee riprende alcune caratteristiche del dipinto Tappeto del Ricordo.
I toni viola, verdi e gialli rendono l'opera molto scura. Cosparso di X, sembra essere diviso in singoli quadratini che non si distinguono necessariamente attraverso il colore.
Al centro, riconoscibile solo da un certa distanza, si distingue un viso dalle forme geometriche spigolose, che ricorda un pò di Picasso e Braque.
L'apparire misterioso del viso dal fondo scuro del quadro, viene reso comprensibile dal titolo.
L'opera si trova attualmente a Berna al Kunst Museum.



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